domenica 6 gennaio 2019

Domenica, 6 gennaio 2019

Messaggio da Dio Padre dato alla veggente Maureen Sweeney-Kyle a North Ridgeville, USA

Ancora una volta vedo (io, Maureen) una Grande Fiamma che ho imparato a conoscere come il Cuore di Dio Padre. Egli dice: "Sono il Creatore dell'Universo, di ogni cuore e anima. Ieri mi avete chiesto del relativismo morale e vi è stato detto che sono scuse per il peccato. Ricordo all'umanità che il peccato è peccato e non cambia a causa delle circostanze attenuanti. Il relativismo morale è la porta attraverso cui Satana attacca la vita, il matrimonio e i giusti valori morali."

"Più l'anima può influenzare altre anime, più viene attaccata. Il genere è attaccato poiché le anime oggi sentono di avere il 'diritto' di scegliere quale genere voler essere. La vita, dalla concezione alla morte naturale, non è nemmeno considerata sacra o un dono da parte Mia. Così avete aborti, ogni sorta di violenza e eutanasie - tutte cose che tolgono a Me il potere decisivo mettendolo nelle mani dell'uomo peccatore. Chi è l'uomo mortale per decidere chi dovrebbe vivere e chi morire? Milioni vivono insieme fuori dal matrimonio senza rispetto per la rettitudine morale. Ancora una volta, si tratta di ciò che vuole l'uomo - non di ciò che comando Io."

"Il relativismo morale è diventato un dio a sé stante sostituendo l'amore verso di Me con l'amore per se stessi. Vi dico, il peccato non è giustificato da ciò che vuole l'uomo. Tornate ad amare Me sopra ogni altra cosa e fate sì che le vostre vite riflettano questo. Aspetto ciascuna anima a braccia aperte. Tornate a Me con un cuore pentito."

Leggi 1 Tessalonicesi 5:16-22+

Rallegratevi sempre, pregate incessantemente, rendete grazie in ogni circostanza; questa è la volontà di Dio per voi in Cristo Gesù. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie, ma mettete alla prova tutte le cose; trattenete ciò che è buono, astenetevi da ogni forma di male.

Leggi Levitico 5:17+

"Se qualcuno pecca facendo una delle cose che il Signore ha comandato di non fare, anche se non lo sa, è colpevole e dovrà portare la sua iniquità."